
Caro Maurizio,
vorrei sottoporti questo caso capitato ieri durante l’arbitraggio del Campionato Societario Varese- Pro Vercelli.
La licita:
2 = anche debole
2 = no quarte nobili, possibili quinte nobili
2 = reinterrogativa
3 = quinta di Cuori
Quando il carrello da N/E torna a S/O è privo di cartellini come se dopo la licita 3 fossero seguiti due Passo.
Ovest attacca 3.
A questo punto si scopre, da come il morto dispone le carte, che Nord ha licitato 3SA.
Mi chiamano! (Immagina il mio imbarazzo).
Ti riporto di seguito le mie riflessioni:
Nord ed Est sono colpevoli; Sud e Ovest sono innocenti.
Ogni linea è colpevole e innocente al 50%.
L’ultimo contratto legale è 3SA.
Ovest innocente ha il diritto di cambiare l’attacco?
(La linea N/S non ha il diritto di avvantaggiarsi di un attacco favorevole)
Est colpevole non può usufruire delle informazioni date dalla carta d’attacco corretta.
Sud colpevole non può trarre vantaggi dalle informazioni date dalla carta sostituita.
Illuminami ti prego!
Fortunatamente (e non l’ho proposto io) le due linee hanno proposto di rismazzare. Era la 1° mano del campionato e i giocatori non erano ancora entrati nella competizione.
So che non si dovrebbe fare.
Ciao, grazie
Saluti
Fortuny Niccoli (PPY002, Club 90 Laveno)
Ciao Fortuny,
la soluzione non è poi così complicata, per chi abbia dimestichezza con i sipari, ma certo non può essere questo il caso di chi arbitra solo il Societario. Niente di cui preoccuparsi quindi, ma seguimi attentamente per essere pronta nel caso ti ricapiti.
Prima di tutto, attenta all’approccio riguardo alle colpe: Nord gioca con Sud, ed Est con Ovest, per cui le colpe medesime sono delle linee, e non dei singoli giocatori!
Poi:
- dato che Sud e Ovest non hanno mai messo il loro Passo finale dopo 3SA di Nord e Passo di Est, la licita non era ancora finita;
- sia la carta d’attacco che le carte del morto erano carte esposte durante la licitazione, e soggette quindi all’applicazione dell’Articolo 24 del Codice di Gara:
ARTICOLO 24 – CARTA ESPOSTA O CARTA D’ATTACCO PRIMA CHE ABBIA AVUTO INIZIO IL PERIODO DI GIOCO
Quando l’Arbitro determini che durante il periodo licitativo, a causa dell’errore di un giocatore, una o più carte della mano di quel giocatore fossero in posizione tale che la loro faccia fosse visibile dal suo compagno, l’Arbitro dovrà richiedere che ognuna di tali carte sia lasciata scoperta sul tavolo fino al termine del periodo licitativo. Le informazioni derivanti dalle carte così esposte sono autorizzate per il partito innocente ma non autorizzate per il partito colpevole. Se il colpevole diviene il dichiarante o il morto le carte vengono riprese e riposte nella mano. Se il colpevole diviene un difensore, ciascuna di tali carte diviene una carta penalizzata (vedi Articolo 50 del Codice di Gara), quindi:
A. Carta bassa che non rappresenti un attacco prematuro
Se si tratta di una singola carta di rango inferiore ad un onore e non utilizzata prematuramente per attaccare, non vi saranno ulteriori rettifiche.
B. Singola carta del rango di un onore o carta utilizzata prematuramente per attaccare
Se si tratta di una singola carta del rango di un onore, o di una qualsiasi carta utilizzata per attaccare prematuramente, il compagno del colpevole deve passare quando venga il suo prossimo turno di chiamata (vedi Articolo 23 quando un passo danneggi la linea
innocente).
C. Due o più carte esposte
Se due o più carte vengono così esposte, il compagno del colpevole deve passare quando venga il suo prossimo turno di chiamata (vedi Articolo 23 del Codice di Gara quando un passo danneggi la linea innocente).
Come vedi, quanto ivi stabilito non avrebbe comportato alcun problema per quanto attinente al successivo sviluppo della licita, visto che sia Ovest che Sud sarebbero stati obbligati a passare.
La carta utilizzata per attaccare sarebbe rimasta tale, e poiché era stata utilizzata per attaccare contro 3SA, anche questo non avrebbe rappresentato alcun problema.
Inutile poi che ti dica che rismazzare non è mai ammesso, e men che mai lo è in un campionato di quel tipo (potrebbe essere ammesso solo nell’incontro di finalissima di una competizione a KO, ma anche qui la dottrina vuole che non sia permesso). Il risultato di quell’incontro, infatti, non è isolato, ma legato alle altre squadre dell’intero gruppo, per cui alterando quel risultato, si altera l’intera classifica. Né si può accettare il principio che l’operazione è stata suggerita dai giocatori: l’Arbitro non deve permetterlo.
Carissimi Saluti,
Maurizio Di Sacco