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Intervista a Giulia Scriattoli

Al raduno della nazionale femminile under 26, che si è tenuto a Roma presso il C.lo del Bridge Eur dal 3 al 5 gennaio 2014, hanno partecipato anche Giulia Scriattoli ed Eleonora Scozzi. Le due ragazze romane sono ancora Allieve (II anno) e in questa categoria hanno ottenuto, nel 2013, il primo posto allo Squadre Miste.

Giulia ScriattoliPuoi presentarti?

Sono Giulia Scriattoli, ho 23 anni e sono di Roma. Studio filosofia alla Sapienza, sono all’ultimo anno del corso di laurea triennale.

Come hai cominciato a giocare a bridge?

I miei genitori giocano da sempre. Io ho impiegato un po’ di anni a decidere di iniziare e quindi ho cominciato da poco, un anno e mezzo circa.

I genitori di Giulia sono Francesco Scriattoli (SCC020, Nuovo Bridge Insieme) e Daniela Salvemini (SLL031, Nuovo Bridge Insieme)

Come hanno fatto i tuoi genitori a convincerti a imparare il bridge?

Mi avevano sempre detto di giocare… Io, però, ero un po’ restia: li vedevo uscire spesso per il bridge, e talvolta anche litigare, dato che hanno sempre giocato in coppia insieme. Un paio di anni fa mi hanno detto che cominciava il corso di Riccardo Vandoni all’Accademia e così ho deciso di provare. Mi è piaciuto subito molto e dopo le prime lezioni ho voluto continuare.

Giulia Scriattoli, Francesco Scriattoli e Daniela SalveminiGiulia Scriattoli con la mamma Daniela Salvemini e il papà Francesco Scriattoli

Cosa ti piace di più del bridge?

Mi piace come gioco. Premetto che mi piacciono i giochi di carte in generale, però devo dire che il bridge è il primo “hobby” che continuo a fare regolarmente. Di solito mi stufo delle cose, ma questa volta mi sono proprio appassionata.

Anche se giochi da poco hai già avuto degli importanti risultati nell’ambito della categoria Allievi. Li puoi riepilogare?

Ho partecipato ai Campionati Allievi nel 2012 e, con la squadra dell’Accademia, siamo arrivati secondi allo Squadre Miste. Quest’anno ho giocato in un’altra formazione con una ragazza di TOP Bridge e altri Allievi di Bologna e siamo arrivati primi.

Campionati Allievi a Squadre Miste 2013La Squadra Agnese (Enea Montanelli, Francesco Saccani, Giulia Scriattoli, Eleonora Scozzi, Arianna Testa, Edoardo Tatulli), prima classificata al Campionato Allievi a Squadre Miste 2013 (II anno)

Fra le ragazze che partecipano al raduno, tu e la tua compagna siete, bridgisticamente, le più giovani, nel senso che giocate da molto meno tempo rispetto alle altre. Come è avvenuta la vostra convocazione?

Prima dell’estate io, la mia compagna e altre due ragazze abbiamo cominciato a seguire delle lezioni di Emanuela. Qualche tempo fa, Emanuela mi ha detto che avrebbe organizzato a Roma queste tre giornate di raduno e ci ha invitate a partecipare. Io e la mia compagna non siamo abituate a giocare tutto il giorno, quindi per noi è stata una cosa nuova, e rimanere concentrati dalla mattina alla sera giocando 60 mani è stato un po’ faticoso, ma una bella esperienza.

Giulia ScriattoliHai mai partecipato a una competizione internazionale?

Ho partecipato al trofeo Angelini, ma mai ad un campionato.

Ti piacerebbe?

Certo!

Come senti il tuo livello di gioco rispetto a quello delle altre ragazze?

Mi rendo conto di essere molto indietro, d’altra parte alcune giocano da molti anni. C’è sicuramente parecchia differenza.

Secondo te quale aspetto del tuo gioco andrebbe potenziato?

Sicuramente il gioco della carta. Le lezioni che ho fatto finora sono state al 99% sul sistema dichiarativo, quindi io e la mia compagna sappiamo usare molte convenzioni, e alcuni si stupiscono di quante ne conosciamo per essere appena al secondo anno. Ora dovremo potenziare il gioco.

Hai un punto di riferimento bridgistico?

Mio padre. Da quando sono piccola conosco personalmente i bridgisti più forti d’Italia. Gioco con mio padre più volte a settimana. Il mio insegnante è Riccardo Vandoni, ma di fatto gioco con papà e quindi anche lui per me è un punto di riferimento importante.

Con che frequenza giochi con la tua compagna?

In realtà non giochiamo quasi mai insieme perché lei gioca con il suo ragazzo. Normalmente faccio coppia con un’altra ragazza, che però non è juniores, e con mio padre.

Come pensi si potrebbe fare per diffondere il bridge fra i tuoi coetanei?

I miei amici purtroppo non hanno una grande idea del bridge… Lo vedono come un gioco non adatto a dei ragazzi e impegnativo perché occorre seguire un corso e studiare. Forse bisognerebbe cambiare l’immagine che le persone hanno del bridge. Non so quanto possano aiutare filmati e video… Forse la cosa più efficace è che sia direttamente chi pratica il bridge a raccontare agli altri gli aspetti positivi di questo gioco.

Giulia ScriattoliTu lo fai?

Sì! Ora il Comitato Regionale Lazio ha intenzione di organizzare un corso gratuito per giovani. Il fatto che non si paghi è accattivante per i miei coetanei, l’idea di spendere soldi sarebbe sicuramente un deterrente. Comunque molti studiano e non si sentono di riempire i momenti liberi con un’attività che richiede ulteriore impegno. Ciò che li scoraggia è dover studiare tre anni per imparare un gioco…

Certo presentato come “tre anni di studio” fa un po’ impressione, sembra una laurea breve! Ma è così che lo vedi?

No… Non io… ma loro vedono questo: che io vado a lezione, tra l’altro pagando, e che si rimane Allievi per tre anni…

Come vedi il tuo futuro bridgistico?

Mi piacerebbe continuare ma non penso a livello professionistico. Vorrei semplicemente continuare a giocare.

Francesca Canali

Francesca Canali da alcuni anni è responsabile della trasmissione Vugraph durante i Campionati. Da Gennaio 2013 collabora con la sala stampa della FIGB.

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