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World Mind Games 2013 (3)

È veramente raro, in un incontro di alto livello, vedere ciò che è capitato ieri di seguire nella finale Open: un incontro in equilibrio per 31 board – Monaco conduceva in quel momento di 7 IMP, ma poiché era partita a +16, la Polonia era avanti nella sola finale di 9 – e poi un diluvio di IMP, ben 80 contro 5, nelle successive sedici smazzate. È così che Monaco si è aggiudicata il torneo, succedendo in questo modo all’Olanda, vincitrice delle due precedenti edizioni. In sintesi, si può dire che ai polacchi non ne è andata bene una: in quella lunga striscia da incubo, hanno tirato quando bisognava frenare, e viceversa, e sempre nell’ambito del ragionevole, ma immancabilmente contro i capricci della sorte, che ieri aveva sugli occhi la bandiera del principato. Poche carte alla rovescia, come esattamente l’opposto sono le bandiere dei due paesi nell’ambito degli stessi colori e conformazione, ed il risultato sarebbe stato esattamente il contrario.

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Mentre la conclusione dell’Open era già decisa con molte mani ancora da giocare, quella della competizione Women si è determinato solo all’ultima mano, e dopo un’appassionante alternanza di risultati che ha tenuto l’audience col fiato sospeso. La Cina era partita a -0.5 all’inizio della terza ed ultima frazione, è passata a condurre, è stata superata a metà strada, ha riconquistato la leadership ed è poi stata di nuovo scavalcata. Con un board da giocare,  le inglesi conducevano di 8.5 IMP. In quel board, da un lato la squadra di testa è caduta a 3NT quando la cinese in attacco ha scelto, tra i tre possibili, proprio il colore che batteva (Cuori), mentre dall’altro le compagne giocavano 1NTx -4, pagando così 1100 e concedendo un totale di 15 IMP ed il titolo.

Nel frattempo, anche la medaglia di bronzo Open è andata alla Cina, capace di contenere proprio nell’ultima mano un’incredibile rimonta di USA, e di nuovo grazie allo stesso attacco a Cuori contro 3NT visto prima (gli americani erano partiti a -59 con sedici mani da giocare; avessero fatto 3NT, avrebbero guadagnato 6 IMP invece di perderli, e avrebbero finito per vincere di 4).

Infine, poca suspense per il bronzo Women: le signore americane hanno facilmente disposto di quelle israeliane, sebbene anche queste ultime siano state capaci di una qualche rimonta nel terzo tempo, dopo un pessimo inzio.

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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