
Caro Maurizio,
Torno ad importunarti con qualche domanda.
Ho (o meglio tecnicamente uno dei giocatori ha) un paio di perplessità su due mie decisioni.
La prima: vengo chiamato ad un tavolo dove trovano le carte di N/S imbussolate invertite. Controllo il percorso del board scopro che l’inversione è avvenuta al tavolo precedente.
Penalizzo del 10% del top le due coppie prima, attribuisco al tavolo dove sono stato chiamato il 60%/60% e comunico che le carte erano state imbussolate in modo errato.
Ora, mea culpa, dimentico di dire espressamente “rimettete al posto giusto le carte”. Il board prosegue per altri 3 turni, ed a quel punto mi rendo conto del fatto che le carte non erano state risistemate.
Rimetto a posto le carte e dato che ora vi sono 4 risultati con il board non conforme, applico L’Articolo 87 del Codice di Gara e divido in due la classifica (con il comando >1).
E’ corretta la procedura, nonostante alla base vi fosse un mio errore?
Per la seconda: due giocatori molto anziani e non sempre del tutto lucidi al tavolo. La dichiarazione: 1 (di uno dei due anziani) – Passo – 1
– Passo – 2SA – Passo e mentre il compagno pensa l’apertore afferma “ah no ma io ho detto 1SA”. Vengo chiamato al tavolo. L’apertore aveva un 13/14 punti 4-4-3-2, ho permesso la rettifica.
Il mio problema in questo caso sta nel fatto che vista l’età dei giocatori era molto difficile comprendere se vi fosse stata o meno pausa per pensare, mi sono quindi basato sulla sensazione al tavolo e sull’effettivo combaciare delle carte con la dichiarazione. E’ corretto?
Ultima questione, di carattere più generale.
Caso di INA. Indagando stabilisco che N/S in un determinato board giocano un certo contratto da una delle due parti.
Devo quindi capire quante prese effettivamente facciano per attribuire il punteggio.
E’ lecito in questi casi avvalersi del parere di qualche giocatore esperto su quante prese si possano fare?
Ti ringrazio di nuovo per la infinita disponibilità.
Buona giornata,
Andrea Berti (BRR665, Br. Ass. Comocantuhelios)
Ciao Andrea,
domande di grande interesse le tue, nell’ambito della gestione quotidiana dei tornei di Circolo.
1. La procedura finale è corretta, ma non capisco cosa significa “Penalizzo del 10% del top le due coppie prima” perché, da quello che dici, la sola coppia N/S era responsabile dell’errore, e dunque la sola a dover essere punita. Vediamo la Norma Integrativa all’Articolo 87 del Codice di Gara, nella sua parte pertinente:
1. Carte imbussolate in modo non corrispondente al diagramma
L’Arbitro applicherà integralmente quanto previsto nell’Articolo 87 del Codice di Gara, paragrafo B, penalizzando del 10% ciascuna coppia, delle due che avevano giocato la mano al momento dello scambio, le cui carte (una o più) si trovino nello scomparto sbagliato. La penalità sarà invece del 20% del top qualora l’errore sia avvenuto in fase di duplicazione.
2. Hai fatto bene a permettere la sostituzione. A stretto rigore di Codice, in realtà, non c’è l’assoluta certezza, richiesta dall’Articolo 25 del Codice di Gara, paragrafo A, per farlo (è infatti possibile che il giocatore in questione pensasse che la licita fosse a livello di 2), ma data l’età dei protagonisti, e l’ambiente (Circolo), dove la cortesia nei confronti di questi personaggi deve essere d’obbligo, approvo la scelta. Tuttavia, stai attento ai tuoi dubbi in merito a “senza pausa per pensare” di cui al testo di 25A, perché da come ne parli, è facile capire che hai in questo ambito un approccio sbagliato. Come spiegato diffusamente nel documento che ho prodotto un paio di anni fa relativo all’intero Articolo 25, quella frase non ha una connotazione temporale. Sta invece ad indicare che per applicare 25A bisogna che l’Arbitro accerti che il giocatore in questione non abbia fatto intercorrere del tempo tra il momento in cui si è accorto di quale cartellino stava sul tavolo, e la manifestazione della volontà di correggerlo. Mi spiego: io metto un cartellino sbagliato, poi mi giro a bere il caffè, poi rispondo al telefono, e cinque minuti dopo getto uno sguardo al cartellino licitativo, solo allora accorgendomi dell’errore. L’Arbitro (atteso, ovviamente, che siano soddisfatte le altre condizioni, in primis il fatto che il compagno non abbia ancora chiamato) me lo permetterà, visto che io non usato la pausa intercorsa “per pensare”.
3. Non è solo lecito, ma obbligatorio. Tuttavia, devi stare attento a ritagliare poi la risposta dell’esperto sulla personalità tecnica del giocatore coinvolto, e ricordare che il partito innocente ha diritto ad un certo margine di beneficio del dubbio.
Cordiali Saluti,
Maurizio Di Sacco