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Indagine ed identità degli esperti interpellati

Ciao Maurizio
scrivo per chiederti una cosa molto semplice; dando per scontato che tutti sappiano come funziona l’indagine per chiedere ai giocatori cosa avrebbero fatto in quel determinato caso (in realtà ti consiglio un bell’articolo esaustivo sull’argomento perché ti garantisco che fra i giocatori regna l’ignoranza ed anche ad alcuni Arbitri farebbe bene una rinfrescatina) i giocatori coinvolti sono autorizzati a sapere quali sono stati gli esperti coinvolti (a me è stato detto di no)? E se no come mai? (Si potrebbe scoprire che la domanda è stata per esempio mal posta o che la licita proposta è stata sbagliata o…)

Grazie in anticipo
Niccolò Fossi (FSL037, Circolo del Bridge Firenze)

Ciao Niccolò,
ti hanno detto il vero, ed il motivo per cui sia così è ovvio: se si nominassero gli esperti interpellati, questi verrebbero inevitabilmente tampinati dai giocatori interessati!
Ciò di cui gli interessati medesimi hanno invece diritto, è il conoscere le domande porte, ed i fatti presentati.
Se ti può interessare, io predico da anni ciò che è da quest’anno legge (per mia iniziativa) negli eventi EBL e WBF: niente Comitati di Appello (una vera sciagura per il bridge), ma la figura di un “revisore” (“reviwer” in inglese) che verifichi la correttezza dell’iter procedurale seguito dall’Arbitro. Va da sé, che questi deve essere un Arbitro eccellente, possibilmente con ottime conoscenze del gioco: il revisore avrebbe invece il diritto di sapere quali esperti siano stati coinvolti.
La mia proposta vuole valere per tutte le manifestazioni di ambito nazionale e regionale, quali simultanei e fasi di Campionato Italiano. Tuttavia, a Salso la figura del revisore è impersonata dall’Arbitro Responsabile.
Per quanto riguarda poi l’introduzione, vorrei non dimenticassi che per fare buone domande bisogna conoscere allo stesso tempo Codice e gioco, e se io posso insegnare il primo agli Arbitri, mi viene assai più complicato spiegare il secondo! Tuttavia, ho pubblicato negli anni numerose linee guida al riguardo (che tu dovresti aver letto).
Cari Saluti,
Maurizio Di Sacco

Maurizio, è così anche altrove?
Laura Tidone (TDR005)

In tutte le Federazioni che conosco la prassi è la stessa. Il nome degli esperti interpellati dall’Arbitro non viene comunicato ai giocatori. Viene invece riferita l’identità degli esperti contattati ad altri organi (Capo Arbitro, Reviewer, Comitato d’Appello dove questa istituzione ancora resiste – ma oramai è stata abolita da WBF, EBL, e dalle principali federazioni nazionali; tra di esse resiste solo in Francia. Nell’ACBL i Comitati d’Appello sopravvivono nei National dopo che la proposta di abolirli è stata messa ai voti nell’ultimo consiglio. Il risultato della votazione è stata 7-6, si può quindi immaginare che avranno vita breve anche lì) in modo che possano ricostruire nei dettagli il processo della decisione arbitrale.
Cari Saluti
Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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