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Chi scrive era già classificato prima dell’avvento dei simultanei… Seconda categoria, non male per un 30enne visto che i prima categoria a Genova erano nazionali o quasi: Maria Antonietta Robaudo, Tonino Taragoni, Vittorio Fellegara, Gianni Branzini, Andrea Buratti…
Lungi da me criticare i simultanei, un’idea geniale che ha dato vantaggi a tutti: ai giocatori che, con il supporto on line della FIGB, hanno ora una possibilità fantastica di verificare il proprio gioco e discutere dichiarazioni e giocate con il compagno, alla FIGB che ha fidelizzato gli iscritti e… finanziato la propria attività!
In fondo nulla di male nel distribuire punti rossi a manciate, se solleticando la vanità dei giocatori si sono raggiunti risultati importanti.
Ma ora che tutti, ma proprio tutti sono 1a Picche, vogliamo rifare una classifica come si deve, che rispecchi, con la ovvia approssimazione, il livello di gioco come avviene in tutti gli sport affiliati al CONI, scacchi compresi?
E non dite che avete già fatto qualcosa con franchigie e sciocchezze varie, una mia simpatica concittadina, molto appassionata ma difficilmente classificabile come esperta, quest’anno ha accumulato oltre 6.000 punti 🙂
Se non avete idee originali basta fare come a scuola, copiare…
Tratto da un articolo di Maurizio Di Sacco: Il meccanismo americano delle categorie: negli USA, come in ogni altra nazione, vengono attribuiti “Master Point” (i nostri “punti Rossi”) – anzi sono stati gli inventori stessi del meccanismo – ma gli stessi si diversificano a seconda del livello della competizione, e questa diversità si riflette sui vari livelli che è possibile attingere nell’ambito delle categorie. Per poter infatti diventare Life Master (all’incirca, l’equivalente della nostra Prima Categoria Picche) basta accumulare punti, ma ci vogliono dei Silver Master Point per diventare Silver Life Master, e così via per Gold, Diamond e Platinum Life Master. Solo con piazzamenti di prestigio nei soli eventi Platinum è quindi possibile arrivare in vetta.
Ciaooo
Giuseppe Morino (MRP005, ASD Circolo Bocciofila Lido)

E’ un argomento spinoso.
Personalmente, sono molto vicino alle tue idee ma la soluzione non è per nulla facile.
Dopo molti anni di gestione poco oculata, ridare un ordine ragionevole alle categorie è facile come reinserire il dentifricio nel tubetto.
Un meccanismo confrontabile con quello americano vale oggi per le categorie “master”, basate sui Punti Piazzamento. Da prima picche in giù c’è una babele che non rispecchia se non lontanamente il valore dei giocatori. Ma lì non c’è molto da copiare.
Ogni tanto, anche in seno al consiglio federale, si leva qualche voce per cercare di porre rimedio. Poi ci si scontra con esigenze contrastanti e tutto resta com’è.
Tieni presente che le prime a difendere l’attuale meccanismo sono le Associazioni che vedono così crescere la partecipazione. Stante le cattive acque in cui molte si trovano, c’è un timore a mettere mano che spero sia comprensibile.
Cordialmente,
Rodolfo Cerreto

Rodolfo Cerreto

Rodolfo Cerreto (CRF004, Associato Allegra), livornese di nascita (quindi polemico per natura) e milanese per adozione. Impiegato in una multinazionale dell'Information Technology, sospira la pensione per poter giocare di più a bridge, una passione che dura da quasi 40 anni. E' felicemente coniugato con una bridgista con cui, per la reciproca pace mentale, gioca non più di una volta all'anno. Consigliere federale, preferisce di gran lunga sedersi al tavolo (o a tavola) che non azzeccare garbugli a palazzo. Ha appena rovinato una perfetta carriera alla Tano Belloni (lo storico eterno secondo del ciclismo) vincendo un titolo italiano dopo essere arrivato secondo per sei volte.

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