
Ciao Maurizio
Ad un simultaneo al circolo di ***, non più recente, il mio compagno in Sud apre di 1SA (15-17) primo di mano ed in parità di zona, mi pare. Ovest dichiara Contro (non Alertato), io Passo e la signora in Est dichiara 2, non Alertato. Il mio partner dichiara Contro (punitivo) ed a quel punto la signora dice che crede che il Contro del compagno sia convenzionale ma non ne ricorda il significato. Io dico che intendo chiamare l’Arbitro e Ovest dichiara 2
. Arriva l’Arbitro che chiede spiegazioni e appura che Est “non ha le Fiori” e Ovest “ha le Quadri”. Ci invita pertanto a giocare. Ho l’apertura con
Axxx e Contro non sapendo fare di meglio.
Scende il morto con Kxxxx in ambedue i nobili e xxx di Fiori il che fa sospettare che Est sapesse bene che il compagno avesse una monocolore molto solida, com’era nella realtà (7 Quadri chiuse senza l’A). Non voglio dare la croce addosso a nessuno però: Est sembrava sapere bene che il partner doveva avere una monocolore minore per non dichiarare uno dei suoi due nobili, Ovest non ha Alertato il 2, evidentemente passa o correggi, e avrebbe dovuto a mio parere, visto il casino che si era creato non per colpa nostra, dare informazioni più complete (avvertire gli avversari che si trattava di una monocolore di Quadri anche senza apertura).
In sostanza penso di essere stato danneggiato ma l’Arbitro (***) mi ha detto che ero abbastanza esperto per capire tutto… In ogni caso visto che la nostra linea era totalmente innocente non penso dovremmo subire mancati o scorretti Alert dell’altra linea.
Il tutto come ovvio senza alcuna polemica, ma vorrei capire.
Grazie
Ti abbraccio
Franco Caviezel (CVC003, C.lo del Bridge Venezia)
Ciao Franco,
il quesito è interessante, ma ci sono dei passaggi che andrebbero chiariti meglio, con particolare riferimento a quello che l’Arbitro ha detto e fatto al tavolo.
Questo perché è possibile – ma solo possibile, in attesa di chiarimenti con l’interessato – che l’intervento in questione non sia stato abbastanza incisivo. Mi spiego: qualora la reazione di Est alle domande che gli sono state poste fosse stata evasiva o, comunque, chiaramente mancante di nettezza, l’Arbitro avrebbe allora dovuto allontanare Est medesimo dal tavolo, e chiedere ad Ovest di spiegare lui stesso la natura della sua mano, quale egli aveva inteso mostrare.
Ed è proprio questo il punto di grande interesse del caso proposto: l’intervento al tavolo non può, in questi casi, essere superficiale, e magari tale proprio perché si pensa che il protagonista “innocente” è comunque un esperto, e “può cavarsela da solo”. Capisco, ed anzi approvo ed incoraggio che si aiutino i più deboli contro i più forti (in particolar modo al Circolo), ma bisogna comunque agire nel rispetto dei diritti del partito non colpevole, specie se, come nel tuo caso, l’intervento era di carattere (inizialmente, almeno) meramente pratico, ovvero non implicava necessariamente una modifica del risultato.
Per quanto attinente alla possibilità che i tuoi avversari non fossero del tutto cristallini nei loro atteggiamenti, niente posso dire, se non che l’Arbitro, che certo li conosce bene, era in grado meglio di me di offrire una valutazione in merito.
Per il resto:
a) Non sono sicuro che Est conoscesse la natura delle Quadri del compagno per accordo di coppia; la conosceva, probabilmente, date le sue carte, ma certo sai che un giocatore è tenuto a dare spiegazioni solo in merito agli accordi, e non riguardo alle deduzioni che può trarre dalle sue carte. È vero però che tra gli “accordi di coppia” rientrano la conoscenza dello stile della coppia stessa, nonché di quello del compagno, ma mi sembrerebbe di spingermi troppo oltre se dovessimo assumere che Est “sapeva” grazie a quest’ultima “conoscenza” appena descritta (ancora una volta: l’arbitro, però, poteva, e certo doveva se sollecitato, esprimere un parere in merito).
b) È in generale vero che a un giocatore esperto viene richiesto un livello più alto di auto protezione rispetto a quello che ci si aspetta da giocatori più deboli.
c) Nel caso di specie, data la forza della tua mano quella di Ovest era facilmente deducibile, per quanto riguarda i punti onori, e dalla situazione di zona si poteva anche ricavare una qualche inferenza sulla qualità del colore di intervento. Tuttavia, non era possibile dedurre informazioni addizionali ottenibili, invece, solo conoscendo lo stile di coppia, quali lunghezza del colore stesso, ed eventuale presenza di ulteriori valori distribuzionali.
d) Se un giocatore ha mancato di auto proteggersi, e l’Arbitro è in grado di affermare che qualora lo avesse invece fatto al livello per lui atteso il risultato sarebbe stato diverso (migliore per gli innocenti), è allora corretto non intervenire. Un giocatore ha infatti diritto ad un risarcimento quando ci sia un nesso diretto di causa ed effetto tra l’infrazione ed il danno, ma la mancanza di auto protezione, se affermata, spezza questo nesso.
Riassumendo, non posso offrirti nessuna conclusione definitiva, ma posso solo ribadire che la mia impressione è che l’intervento dell’Arbitro sia stato forse lacunoso, affermare che, se così era, è anche possibile che tu avessi diritto ad informazioni supplementari; infine, ipotizzare un risarcimento qualora entrambe le condizioni precedenti venissero rispettate.
Un affettuoso saluto,
Maurizio Di Sacco