Laura Rovera

I funerali si terranno Giovedì 14 Novembre alle ore 11 presso la Chiesa dell’ospedale di La Spezia
Laura Rovera ci ha lasciati, non è riuscita a vincere il terribile male che l’aveva colpita già da qualche anno e contro cui ha caparbiamente lottato con straordinaria forza d’animo. Un male che aveva colpito proprio Lei così piena di vita, di entusiasmo e di allegria, un male cui non ha mai voluto piegarsi, ma cui alla fine ha dovuto soccombere.
Laura lascia nel mondo del bridge italiano e non solo italiano un segno indelebile. Da giocatrice ha raggiunto i più alti livelli conseguendo grandi risultati che si compendiano nella medaglia di bronzo vinta con la nazionale Mentone nel 1993 e che ha segnato la rinascita della nostra squadra femminile dopo un periodo di stasi. Giocava in coppia con Francesca De Lucchi, anch’ella prematuramente scomparsa, per un tragico caso del destino. Contemporaneamente all’impegno sportivo Laura ha rivolto la sua competenza all’insegnamento del bridge ed è stata una delle promotrici del progetto Bridge a Scuola della FIGB con dedizione, entusiasmo, passione e professionalità straordinari. Il mondo del bridge è oggi in lutto e piange la Sua scomparsa, ma il ricordo di Laura resterà indelebile nella mente e nel cuore di tutti noi che l’abbiamo conosciuta, apprezzata e Le abbiamo voluto bene.
Federazione Italiana Gioco Bridge
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Ciao Laura
Questa notte è mancata Laura Rovera, un’amica solare e piena di vita.
La difficile malattia che ce l’ha portata via l’aveva allontanata a poco a poco dalle competizioni. Laura, però, aveva già conquistato il suo posto nella storia del bridge.
Era infatti fra le sei azzurre che nel 1993 hanno vinto la Medaglia di Bronzo ai Campionati Europei a Squadre Femminili a Mentone.
Laura amava profondamente il bridge e i successi agonistici non erano bastati alla sua voglia di costruire. Così, si era impegnata profondamente nella divulgazione, contribuendo a far nascere i primi progetti del Bridge a Scuola. Aveva anche insegnato ai ragazzi in prima persona, trasmettendo loro il giusto atteggiamento nei confronti dello sport.
Chi l’ha conosciuta non può dimenticare il suo carattere solare e la sua energia. Così oggi chi le ha voluto bene continua a volerle bene e chi ha imparato da lei continuerà a costruire su quelle basi. Un abbraccio alla sua famiglia e agli amici che le sono stati particolarmente vicini.
Fulvio Fantoni
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Alla più bella: ci mancherai davvero tanto!
Paolo Clair
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