Chiamata pretestuosa

Alla c.a. di Maurizio Di Sacco
Simultaneo Grand Prix del 24/10/2013, board 19:
*2
= Fiori e colore a lato
Mano da me giocata male.
Alla fine della mano, Nord chiama l’Arbitro perché, secondo lui, abbiamo trovato il fit in modo “strano” dopo due Contro. L’Arbitro ha risposto: “Non vedi che ti hanno dato un top?”
Nord: “È una questione di principio!”
Est ha spiegato:”Il Contro significava: avrei detto io 2“.
Ovest ha spiegato:”Il Contro significava: riparla – perché avevo due quarte nobili ed avevo capito che sul 2 Alertato, Sud avesse risposto: ha le Fiori ed un “nobile” a lato.
La mia domanda non è ovviamente sulla bontà della licita, ma se un avversario, a seguito di questa licita, possa esprimere in modo implicito dubbi sulla nostra correttezza (perché che si riferisse a nostri illeciti segnali era del tutto evidente) e se invece questo atteggiamento, specialmente se tenuto da un giocatore di alto livello (1a contro 2a
) non costituisca un atteggiamento intimidatorio che possa indurre in soggezione un giocatore di livello molto più basso.
Grazie
Augusta Masturzo (MST116, Aurelia Bridge Club)
Cara Augusta,
a dire il vero, non mi è facile esprimere un parere “a distanza”, perché in un caso del genere ha molta importanza l’atmosfera al tavolo, e dunque il giudizio che di essa può darne l’Arbitro intervenuto.
Certo che, presa a sé stante, la sequenza riportata non ha davvero nulla che possa prestare il fianco ad una qualunque lamentela e/o sospetto, per cui – lasciando comunque spazio al diritto di replica ai terzi interessati – la chiamata dell’Arbitro appare del tutto pretestuosa ed improvvida. Tanto, da meritare probabilmente un richiamo.
Cordiali Saluti,
Maurizio Di Sacco