Pool-Aster (4)

Che dire poi del supertecnico Ernesto, che intanto si cimentava con questa problematica smazzata:
Ovest attaccò con il 3 per il 10 di Est e la Donna. Al più quotato dei Pool-Aster apparve subito evidente che tutti i punti rimanenti dovevano trovarsi nella mano di Est. Aveva imparato da Ezechiele che la prima cosa da fare quando appare il morto è contare i punti totali posseduti dalla linea. Perciò siccome il conto arrivava a 28, i restanti 12 dovevano essere tutti in mano ad Est che aveva aperto.
Il problema non era quello di fare 9 prese che erano sul banco, ma di portarne a casa 10.
Cominciò con l’A ed il
J, lisciato da Est, e proseguì con una Cuori al Fante ancora lisciata. Quadri per rientrare in mano e
K.
A questo punto Est prese per ritornare nel colore e, fatta la presa con la Donna, Ernesto capì che doveva individuare la distribuzione di Est. Incassò ancora due Quadri e, visto che Est rispondeva, mise insieme tutti gli indizi. L’attacco di 3 gli suggeriva 4 carte in Est, 3 Quadri le aveva viste, come del resto 3 Cuori e sicuramente 3 Picche perché il Re era ovviamente annidato nella sua mano.
Forte del suo ragionamento, si trasferì al morto con la sua ultima Quadri, con lo scarto di una Fiori da parte di Est, che messo crudelmente in presa con la Q, fu costretto a portare la decima presa al morto con il
K.
Questa l’intera smazzata:
E questa la situazione finale con Nord in presa:
Ernesto, soddisfatto della sua giocata, chiuse il suo torneo con un ottimo risultato, come del resto Tania. Aldo ed Alfredo portarono il loro buon contributo, mentre l’infelice Ezechiele si dovette accontentare di un misero 51%. Nonostante il capitano, la formidabile squadra dei Pool-Aster terminò il suo sforzo con un consolante diciannovesimo posto su 384 squadre da tutto il mondo.
Caro lettore, dato il crescente interesse per i tornei telematici, ho voluto proporti l’avventura della squadra dei Pollastri (Pulaster in milanese), assolutamente vera, proponendoti delle semplici smazzate, simili per difficoltà a quelle abituali di un particolare software, che gli appassionati avranno certamente già individuato.
Ho voluto mostrarti tre diversi stili di gioco, da quello dell’esperto sfortunato, a quello del giocatore che conosce bene le reazioni della macchina, per finire con quelli che sanno risolvere con semplicità i problemi più abbordabili.
Invito tutti a provare il brivido di giocare contro un dannato software che alla fine tiene talmente avvinti da far dimenticare gli insuccessi, lasciando solo la voglia di rinnovare la sfida.