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EYTC: una giornata anfotera

Giornata anfotera quella di ieri: molto bene le ragazze, capaci di sfruttare il calendario morbido ed issarsi al terzo posto; discreti gli Under 21, che hanno continuato a galleggiare tra i primi, a dispetto di un inopinato rovescio contro la mediocre Norvegia, ma battendo l’ottima Inghilterra; disastrosi invece gli Under 26, sconfitti pesantemente in tutti e tre gli incontri in un crescendo degno di miglior causa (-20, -26, -29), e precipitati dal primo all’ottavo posto, fuori dai posti buoni per il mondiale.

Ma procediamo con metodo, partendo, come di consueto, dalle bimbe. Le nostre avevano due scontri facili, contro quelle Turchia e Austria che sono staccatissime agli ultimi due posti, ovvero due occasione per mettere in cascina un bel po’ di fieno. L’occasione non è andata sprecata, dato che in entrambi i casi si è sfiorato il “20” (ricordo che fare il pieno non è per niente facile: ci vogliono 68+ IMP di differenza). Nel mezzo, ci attendeva la Norvegia, squadra che aveva iniziato la giornata 1 VP dietro a noi. Proprio in quell’incontro le nostre hanno dato il meglio, annichilendo le avversarie.
La classifica è ora davvero bizzarra, spaccata com’è in tre tronconi. Davanti, staccatissime, Francia e Olanda fanno corsa a sé; poi Italia e Polonia, a loro volta lontane quasi due incontri da Norvegia, Ungheria e Svezia, e infine Austria e Turchia. Dato che si è concluso il girone di andata, e che quindi le squadre si sono già incontrate tutte tra di loro, le posizioni attuali sono molto significative, così che sembra difficile che l’oro possa andare ad una squadra diversa da una delle due leader, o il bronzo non essere una contesa tra Italia e Polonia. Quest’ultima squadra, tuttavia, ha talmente sorpreso in negativo – era attesa ad una facile vittoria – che le si può forse assegnare ancora qualche possibilità, fosse capace di prendersi tutti gli scontri diretti del girone di ritorno.
Per le nostre oggi Ungheria e Svezia prima – altro fieno da mettere in cascina – e poi Olanda, durissima.

1    FRANCE    146.56
2    NETHERLANDS    143.24
3    ITALY    117.90
4    POLAND    114.21
5    NORWAY    77.95
6    HUNGARY    77.72
7    SWEDEN    62.34
8    AUSTRIA    45.12
9    TURKEY    42.96

I più piccoli, come detto, hanno avuto un andamento ambiguo, ma nel totale hanno avuto una giornata senza dubbio positiva. La classifica della categoria è, a dispetto della tradizione, più stabile di quella Juniores: qui, le squadre che sono partite bene, hanno continuato a stare tra le prime, tanto che le variazioni tra le prime dieci sono state minime durante l’intero arco dei tre giorni di gara fin qui disputati. Tuttavia, la classifica è anche la più corta e compatta delle tre, così che può succedere una rivoluzione da un momento all’altro. Conduce l’Olanda, con un buon vantaggio sulla Polonia, ma da questa alla quinta – incidentalmente l’Italia – ci sono meno di 2 VP!
I nostri avranno oggi, nell’ordine, Irlanda, Repubblica Ceca e Ungheria, tutte e tre ben al di sotto del decimo posto. Ci servono tre solide vittorie per consolidare la nostra posizione in chiave mondiale, e per avere ambizioni più elevate.

1    NETHERLANDS    128.54
2    POLAND    115.34
3    FRANCE    114.93
4    ISRAEL    114.00
5    ITALY    113.53
6    SWEDEN    105.01
7    SLOVAKIA    103.73
8    ENGLAND    103.26
9    SCOTLAND    102.99
10    TURKEY    94.12

Ma veniamo, ahimè, alle dolenti note, quelle provenienti dai più grandi. I nostri avevano sì una giornata molto difficile, ma proprio per questo ci si aspettavano da loro positive conferme o, almeno, un punteggio vicino alla media. Invece Israele, Turchia e Danimarca hanno rappresentato tre sonore sconfitte, che unite alle altre già subite contro tutte le migliori, ad eccezione della Norvegia, gettano una luce sinistra sulle ambizioni degli azzurrini.
Tuttavia, se dobbiamo forse ridimensionare le ambizioni di medaglia, certo non tutto è perduto in chiave qualificazione mondiale: con la Turchia al momento qualificata, sono sette le piazze disponibile, e noi siamo appena ottavi. Dobbiamo trovare concentrazione e continuità – ho visto fare errori davvero banali osservando i nostri su BBO– e niente ci sarà precluso. In particolare, dobbiamo aggrapparci alla nostra coppia regina, Di Franco-Zanasi (guidano largamente la Butler), che ho visto esprimere un gioco molto solido per la categoria.
La classifica, che ora vede davanti a tutti la Danimarca, si è molto accorciata, e vede ora Israele ai piedi del podio: una presenza inquietante per chi è davanti.
Oggi ci toccano Inghilterra, Polonia e Serbia. Medio il primo impegno, indigesto il secondo, e morbidissimo l’ultimo. Speriamo di non faticare troppo con la digestione post prandiale, quando dovremo affrontare i padroni di casa.

1    DENMARK   169.89
2    POLAND    166.02
3    TURKEY    162.30
4    ISRAEL    153.84
5    FRANCE    153.74
6    NORWAY    152.55
7    SWEDEN    147.05
8    ITALY    146.46
9    CZECH REPUBLIC    145.62
10  NETHERLANDS    126.25

 

Maurizio Di Sacco

Maurizio Di Sacco (DSZ003, Bridge Villa Fabbriche) è Arbitro Capo di FIGB, WBF, EBL, CAC (Center American & Caribbean), CSB (Confederation Sudamericana De Bridge) e Direttore della Scuola Arbitrale di FIGB ed EBL. Anche membro del WBF Laws Committee, Maurizio è uno dei più autorevoli arbitri del mondo. Anche il suo palmares come giocatore è più che invidiabile: ha giocato ai massimi livelli fino al 2002, conquistando a livello nazionale un titolo italiano, un argento in eccellenza, diversi piazzamenti in Coppa Italia e numerosi primi posti in tornei naizonali. A livello internazionale ha raggiunto la finale di un Campionato Mondiale e di uno Europeo.

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