
Un aiutino
Campionato a Squadre Miste 2013, ultimo turno (board 5), il vantaggio sembra rassicurante ma non bisogna abbassare la guardia perché il nemico, lo sappiamo bene, è sempre in agguato (che nemico sarebbe altrimenti?). Ora in Sud, rosso contro verde, devo amministrare questo pacchettino di vincenti:
AKQ1052
A4
J107
A9
Est prima di mano Passa e io apro facilmente di 1, su cui Ovest mi aggredisce con un 3
Ghestem mostrando un numero di carte rosse in doppia cifra.
La di lui compagna sceglie a 3 e tocca a me: penso che 3
sia pochino con otto probabili vincenti, quindi contro. Mi arriva dal partner un non del tutto gradito 4
, che immagino venga da un palo almeno sesto.
Avrei quindi fit ma penso che sia meglio scommettere su un suo sostegno a piuttosto che inerpicarmi a un impervio 5
, quindi provo a chiudere nella Manche nobile suscitando le ire funeste di Est con annesso cartellino rosso, e questo fatto conclude la prima parte della contesa.
La licita è quindi stata:
Ovest avvia il secondo atto con il 2 e il morto mi recapita in pronta consegna:
Contratto: 4X – Attacco:
2.
Est forza con il K e io spendo l’Asso.
A un primo esame c’è almeno una perdente in ogni seme laterale: si dovrà fare in modo che a il numero non salga, e poi bisognerà esaminare la pratica delle Atout in quanto dopo la licita aspettarsele divise equivale più o meno a credere all’esistenza di Santa Claus.
L’impasse probabilmente riuscirà, ma bisogna trovare i tempi giusti e comunque potrebbe non bastare.
La prima faccenda da sistemare è comunque la . Muovo il
J, Ovest sta basso, ma vista la
fragile (dal primo giro è chiaro che K-J sono in Est) mi pare improbabile che pur in prima non abbia l’
A, quindi metto il
K che tiene e rigioco subito
per il mio
10 e la sua
Q.
Ok, non c’era niente da indovinare: andiamo avanti. Ovest incassa la Q e gioca un terzo giro per il
J del suo compagno e il mio taglio. A mia volta gioco il terzo giro di
e lo taglio al morto con il
9, mentre Est risponde. Ci troviamo qui:
E’ il turno delle Atout.
Mi pare che l’impasse si imponga, quindi tacito le solite voci che in questi casi sempre salgono dai precordi bisbigliando di J secchi e Manche di battuta affossate, e gioco passando con sicurezza il
10.
La buona notizia è che tiene; quella cattiva è che Ovest scarta rosso, e siamo da capo con un’Atout non catturabile e la perdente.
Il vantaggio in tutto questo è però che Est ha ora solo carte nere, proprio come me. Ha contrato: può averlo fatto con soltanto il K e cinque Atout, sulla base di un’umile Ghestem del compagno?
Mi pare poco, e comunque non ho altra chance perché le sono certamente 3-2 con la terza in Ovest, quindi il
K non può essere secco. Gioco quindi tutte le mie Atout, e con l’ultima sospingo lieve il gioco verso il
J dell’avversario (undicesima presa). Lascio correre il ritorno a
verso la
Q del morto e ormeggio il contratto in darsena.
La mano completa:
Per quanto la linea di gioco sia in qualche modo obbligata, tuttavia bisogna vederla: e mantenere una Manche contrata con una messa in presa dà sempre una certa soddisfazione, che diamine. Va comunque riconosciuta con gratitudine la generosa collaborazione dei difensori: anzitutto in licita con il delizioso affresco della loro distribuzione, fino alla pennellata finale del Contro.
In fase di gioco, poi, Ovest ha perso ben tre occasioni per battere il contratto.
La più ovvia: in presa a avrebbe facilmente affondato lo speranzoso giocante intavolando il
J e liberando una presa nel seme.
Meno evidente ma altrettanto decisivo è stato il contributo ai tempi di gioco, che nella narrazione non sono sembrati particolarmente importanti ma in realtà camminavano su un sentiero molto molto stretto.
Infatti perché il finale di gioco funzioni bisogna fare i due tagli rossi nell’ordine giusto (prima e poi
), in modo da poter muovere Atout dal morto dopo essersi accorciati allo stesso numero di briscole di Est.
E se è vero che Sud aveva avviato i tempi giusti, Ovest avrebbe potuto far naufragare il progetto in due modi:
1) giocando l’A al primo giro e proseguendo
per il taglio di mano: ora il giocante deve sbloccare il
K e ha come unico ingresso in mano l’impasse in Atout per rientrare e tagliare la
, ma si trova a questo punto al morto con le sole
;
2) nell’ipotesi di aver preso il secondo giro di , dopo la
Q rigiocando
e non
per forzare anzitempo il taglio sbagliato. Ora siamo al morto per l’ultima volta e non possiamo sia tagliare la terza
che sorpassare il
J. Possiamo tentare di far girare con aria sorniona il
9, ma Est può tranquillamente coprire senza pregiudicare la presa in Atout. Pertanto quando incastreremo in mano Est con la sua ultima Atout noi ne avremo ancora una e lui avrà ancora il
J da farci tagliare per svincolarsi dalla messa in presa.
Morale. A volte per mantenere l’impegno sono necessari sia un bagaglio tecnico ineccepibile che un avversario in vena di aiutino, ma dovendo scegliere ogni dubbio è del tutto superfluo.
P.S: non mi sono seduto in Sud per errore, né le posizioni erano ruotate. La mano è stata così giostrata da Antonella Soresini: prime fioriture del Pink Club?