
dal Bollettino n° 4 dei Campionati Allievi 2013 – Coppie e Squadre Libere
Squadre. Cambia la tattica, cambia la terminologia. Da “top” e “zero” si passa a “swing” a due cifre e “doppio score”.
Vediamo qualche mano che ha movimentato la finale dei tre livelli.
Ecco quello che si può definire un doppio score pesante: manche realizzata sulle due linee, per 14 imp, in un incontro di 1° livello.
Sono stati mantenuti i contratti di 4 (con surlevée) in una sala e di 4
nell’altra, tutto, come capite, a favore di una formazione.
Battere il primo impegno non è facile e richiede una certa fluidità di manovra in difesa.
Una della mano si taglia al morto e la
perdente può trovare comodo alloggiamento su una
affrancata, il
J, se gli avversari non fanno qualche salto mortale per cercare di impedire questo sviluppo.
Affossare 4, invece, è più semplice, ma bisogna scartare bene in Est aggrappandosi alla retta
.
Basta conservare il J terzo e il dichiarante è costretto a pagare una
, due
e una
.
Tutto qui? Un momento. Ma Ovest può fare quello che vuole? No.
Perché se scarta una da
Q10, guardate che film proiettano:
per l’Asso, su cui cade il secondo onore di Ovest, e
impasse al
J che, se a questo punto è terzo, è destinato a cadere al giro successivo.
Ma quanto è bello il Bridge?
Il gioco appartiene ad E/O e la conclusione naturale dovrebbe essere un comodo contratto di manche a in cui più di due atout non si possono perdere.
C’è chi ha segnato 13 imp nella colonna buona in quanto gli avversari, a fronte della giusta scelta di 4 effettuata nell’altra sala, hanno optato per la manche a Senza Atout, cadendo di una presa su un attacco minore.
In effetti il dichiarante manterrebbe il contratto se riuscisse a realizzare quattro levée a .
In caso contrario bisognerebbe passare per le e la mano, nella fattispecie, si complica perché la difesa, nel frattempo, ha affrancato le
proseguendo sempre nel colore o tornandoci appena possibile.
Ovest ha battuto le cuori in testa, il J non è caduto, ed è arrivato il down.
Sarebbe bello giocare a carte viste, tanto per fare quattro prese a a causa della miracolosa posizione del colore in verticale (9 e 8 secchi in Nord e il Fante quarto scartinato in Sud: il
10 a girare — trooooppo sfacciato! — e quattro prese fatte.
K e
per l’Asso, notando
98 di Nord, e poi il
10 a girare.
Meno sfacciato, un barlume di tecnica. Fioco.).
Sappiate comunque che, con visione particolarmente ottimistica, c’è chi ha chiamato 6, trovandosi per forza di cose a corto di una levée. Osare, dicevano gli antichi.
Encomiabile per audacia.
A proposito di audacia:
Uno sguardo anche solo parzialmente attento può notare che il PAR della mano non supera il contratto parziale.
Traduco: non si fa manche da nessuna parte. E/O hanno a disposizione un parziale rosso ( o
), N/S possono competere con le
.
Il tutto fino ad un certo punto, al di là del quale si cade.
Ebbene, il premio della critica va agli avventurieri del 2° anno (si dice il livello, non il peccatore) che hanno dichiarato 3SA in N/S.
Occhio, è un contratto in cui si dovrebbero cedere le prime sei prese, quattro e due
, ma le vie del bridge sono imperscrutabili perché, fortunatamente, si gioca a carte coperte.
Il giocante è Nord, e il povero Est ha attaccato con la quarta carta a , il
5.
Tombola! (Per non usare termini esotici come “Bingo!”).
Il Re secco di Nord ha fatto la prima presa. Aggiungete sei e due
e si arriva a nove.
In effetti Nord ne ha fatte dieci per un finale trionfante. 12 imp per lui e la sua squadra.
Questa mano si può intitolare “Voglia di licitare”.
Per la maggior parte dei casi è stata giocata a Senza Atout.
Il fatto strano è che, più di una volta, è il contratto è stato raggiunto sulle due linee!
Da parziale a manche, tutti hanno licitato e giocato un certo numero di Senza.
Risultato? Quando tutti vogliono una cosa, nessuno la ottiene.
Un certo numero di prese di caduta, sempre sulle due linee, ha accompagnato con calma questo board in archivio.