Ciao Maurizio,
ieri ho vissuto un problema bridgistico un po’ strano.
Ero impegnato nella fase regionale *** del Campionato Italiano Coppie Open (arbitro ***).
Primo turno, posizionato in N/S al tavolo 7 in fondo alla stanza, dove i tavoli girano, con a fianco il tavolo 8 e dietro di me il tavolo 6.
Al tavolo 8 finiscono di giocare la mano 5 e il giocatore in Est si inalbera con il compagno urlando molto vivacemente che in quella mano appena licitata si potevano giocare 6 di battuta e che si giocavano anche 6SA.
Tutto ciò era facilmente udibile, oltre al tavolo dove stavano giocando (8) anche al 7, al 6 e al 9.
Sentito ciò ho chiamato l’arbitro *** dicendo ciò che era capitato e che si sapeva esattamente che in quella mano E/O avrebbero potuto giocare sia 6 che 6SA.
Pensavo che questa mano sarebbe stata annullata perché avendo udito io, poteva benissimo, e anche meglio sentirlo il mio avversario in Ovest che guardava in faccia da qualche metro chi urlava.
L’arbitro ha deciso invece che avremmo dovuto giocare e, dopo la licita che puoi vedere, e dopo il 6SA che valeva per noi il 3,85%, ha deciso di convalidare la mano non so in base a quale regolamento.
Mi ha detto che dopo il mio intervento a 2 sarebbe stato facile arrivare a 6SA.
Tale contratto è stato probabilmente chiamato solo contro di me e, in effetti, se non si sapesse che si fanno, sarebbe difficilmente chiamabile.
Faccio presente che con questo risultato ho rischiato di essere estromesso dai Campionati anche se, al turno dopo, sono rientrato nei qualificati.
Faccio presente anche di essere stato l’unico penalizzato in questa mano, oltretutto senza colpa, e che non è stato neppure penalizzato il giocatore che ha urlato che si fanno 6 o 6SA.
*debole
Arcangelo De Leo (DLL163, Bridge Varese)
Caro Arcangelo,
cominciamo dalla risposta in forma breve: atteso che i fatti siano stati correttamente riportati – come sempre debbo infatti lasciare spazio ai terzi interessati per chiarimenti e/o precisazioni – l’arbitro ha ben operato al momento nel quale ha lasciato giocare la mano, ma ha sbagliato sia nel lasciare il risultato finale, sia quando ha omesso di penalizzare l’urlatore.
Per quanto riguarda le prime due parti, l’Articolo di riferimento è l’Articolo 16 del Codice di Gara, paragrafo C:
C. Informazione estranea da altre fonti
1. Quando un giocatore riceva accidentalmente informazioni non autorizzate riguardanti un board che sta giocando o che ancora deve giocare, come guardando la mano sbagliata; udendo chiamate, risultati o rilievi, vedendo delle carte a un altro tavolo; o vedendo le carte appartenenti ad un altro giocatore al suo stesso tavolo prima che cominci la licitazione, l’Arbitro dovrebbe esserne immediatamente informato, preferibilmente dallo stesso giocatore che ha ricevuto l’informazione.
2. Se l’Arbitro ritiene che l’informazione potrebbe interferire con il normale svolgimento del gioco, prima che venga effettuata una qualunque chiamata, egli può:
(a) qualora il tipo di competizione ed il metodo di calcolo dei risultati lo permettano, modificare le posizioni dei giocatori al tavolo, in modo che il giocatore in possesso dell’informazione su una mano venga in possesso della
mano stessa; o
(b) qualora il tipo di competizione lo permetta, richiedere che quel board venga rismazzato per quei concorrenti17; o
(c) permettere il completamento del gioco del board, rimanendo pronto ad attribuire un punteggio arbitrale qualora ritenga che l’informazione non autorizzata possa aver condizionato il risultato; o
(d) assegnare un punteggio arbitrale artificiale
3. Se tale informazione non autorizzata viene ricevuta dopo che sia stata effettuata la prima chiamata della licitazione, e prima che il gioco del board sia stato portato a compimento, l’Arbitro procede come in 2(c).
Come puoi leggere, l’immediata assegnazione di un punteggio arbitrale, di cui al punto 2d), è solo l’estrema ratio, ed agli arbitri è espressamente raccomandato di non usarla mai.
Il perché è presto detto: come vedi in 2C), l’arbitro ha il potere di assegnare un punteggio arbitrale al termine della mano, ovvero solo dopo che si sia assicurato che la mano abbia potuto essere influenzata dall’INA ricevuta da uno, o più recipienti.
Proprio l’ultima parte del 2C, e, più in generale, quello che è l’approccio in presenza di INA, doveva portare all’attribuzione di un punteggio arbitrale: nello specifico, trattandosi di un torneo a coppie ed essendo entrambi i partiti innocenti, pari a 60%60%.
Questo perché dalla sequenza riportata il raggiungimento di 6SA appare lungi dall’essere automatico e, in particolare, la licita di 4SA sembra quanto meno discutibile, e certo il passo rappresenta una più che ragionevole alternativa.
Se, tuttavia, per quanto lo abbia fatto in maniera erronea, l’arbitro ha pur sempre esercitato il suo diritto ad una valutazione del fatto tecnico, ed è quindi criticabile ma non censurabile, non posso purtroppo dire altrettanto con riferimento alla mancata penalizzazione, la quale doveva essere certamente comminata, e doveva essere pari a non meno del 20% del top (meglio il 50%).