
Per gentile concessione del blog ufficiale di Fulvio Fantoni:
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Passiamo a una mano che abbiamo giocato al 4° turno del Campionato.
Ci troviamo in Nord e siamo impegnati nel contratto di 3NT con attacco 8.
Sull’attacco passiamo una cartina dal morto ed Ovest gioca la Q.
Prima decisione: prendere o filare?
Filare?
Supponiamo di filare la Picche. Dopo l’attacco sappiamo che con ogni probabilità tutti gli onori di Picche si trovano in Ovest ( l’8 è una carte alta e fa pensare alla mancanza di onori in mano all’attaccante) .
Possiamo sperare che Ovest torni ancora a Picche, in modo da fare l’impasse. In questo caso, avendo già realizzato due prese a Picche, per realizzare il contratto sarebbe sufficiente la buona riuscita dell’impasse di Fiori, o, in caso di fallimento di questo impasse, la buona riuscita dell’impasse di Quadri e le Quadri divise 3-2.
Però, se l’avversario non torna Picche ma Cuori cominciano i problemi, dal momento che abbiamo un solo fermo nel colore.
In caso di ritorno a Cuori, teoricamente incassiamo: A,
J,
A,
A e le Fiori, che però a questo punto devono assolutamente essere piazzate favorevolmente, perché non possiamo più permetterci di cedere la mano.
Insomma, filare la Picche è troppo pericoloso perché se l’avversario torna a Cuori non abbiamo che un fermo e restiamo con l’unica chance del buon piazzamento delle Fiori, che se fallisce ci fa finire down.
Prendere!
Allora prendiamo con l’A subito, così manteniamo sia il controllo del colore di Picche che il controllo del colore di Cuori.
Possiamo giocarci le Chance congiunte, ovvero sommare la probabilità della caduta della Q e le probabilità del buon esito dell’impasse di Quadri e della divisione delle Quadri.
In pratica, anziché scegliere fra una linea di gioco che richiede il buon piazzamento delle Fiori e una che richiede il buon piazzamento delle Quadri ci giochiamo una linea in cui è sufficiente che uno dei due semi sia ben piazzato, con ciò aumentando le chance di riuscita.
Attenzione però. Se giochiamo A e
K e la
Q cade, abbiamo 9 prese in teoria, ma non in pratica. Le nove teoriche prese sono 5 Fiori, 2 Picche, 1 Cuori e 1 Quadri. Ma per incassare le due Fiori ci servono rientri al morto e naturalmente se sfruttiamo l’
A l’avversario può prendere e incassare le Cuori buone (e potrebbe averne 4)
In altre parole l’avversario potrebbe fare 5 prese prima che noi riusciamo a farne nove.
Oltretutto, se sull’A dovesse in effetti cadere la
Q, non si può giocare subito Picche dal morto, perché se l’avversario dovesse prendere e giocare Cuori potrebbe smontarci l’
A e noi saremmo bloccati dal
J in mano…
Quindi, dopo aver tirato K e
A, non si può muovere Picche dal morto. Occorre sbloccare il
J, tornare al morto con una Cuori per l’Asso, incassare le due Fiori buone e finalmente giocare Picche dal morto, sperando che le Cuori non siano messe peggio che 4-3.
Se non cade la Q siamo costretti a giocare l’impasse a Quadri e le Quadri divise.
Un’altra possibilità è che giochiamo sin dall’inizio sulle Quadri, cioè piccola Quadri dalla mano per giocare la posizione del K.
A questo punto, se il K è piazzato e le Quadri sono 3-2 non abbiamo bisogno di incassare Picche né Fiori perché facciamo 5 Quadri, 2 Fiori, 1 Cuori 1 Picche. senza bisogno delle Cuori divise 4-3.
Oltretutto, se giochiamo piccola Quadri possiamo sempre sperare che l’avversario torni Picche e in questo caso possiamo ancora giocarci la chance di fare A e
K e se non cade la
Q continuare a giocare sull’impasse a Quadri.
Un saluto a tutti
Fulvio
P.S. Gli amici più esperti si saranno accorti che sul piano teorico sono possibili considerazioni aggiuntive sui vari piani di gioco. Un’analisi esaustiva sarebbe però troppo noiosa e complicata per gli scopi di questo articolo, pensato per accompagnare un pubblico di livello medio-alto verso la scelta di un piano di gioco da attuare nella pratica del tavolo.