Buongiorno, vorrei sapere se è stata corretta la decisione dell’arbitro in merito alla mano che descrivo di seguito.
Ai Campionati a Squadre Open, Promozione regionale, prima fase senza sipari.
1
= Quinta Nobile
2 = chiede la qualità dell’intervento
Le mie carte:
Kx
109x
Jxxxx
Qxx
Attacco K e scende il morto con:
Jxx
A875
AQx
xxx
In presa torno per la Q del mio compagno che in presa torna
A.
Il dichiarante risponde sempre.
Ora siccome il dichiarante ha 5 carte a , 4 carte a
e 3 carte a
per quello che ne so io ha il singolo di
e se ha l’Asso secco… temo possa fare 4
, allora avendo il down matematico in mano, taglio l’
A e gioco
per il taglio del mio compagno, invece il mio compagno non taglia ma risponde.
Il dichiarante prende di K in mano, batte le atout e su
A e
Q scarta due
!
Era singolo a e il 2
era un intervento in sottocolore per le
(non allertato da Ovest – che si era dimenticato il sistema).
Il dichiarante aveva 6 di KQJ, 3
, 3
e Re secco di
.
Ha fatto un down invece di 3.
Nell’altra sala hanno giocato 3-2.
Il direttore ha corretto il 4-1 in 4
-2 per dare mano pari, perché dice che io ho fatto un controgioco amichevole e che in presa con il
K avrei dovuto tornare
per il taglio del mio compagno.
Questo è vero, ma il dichiarante ha corretto la dichiarazione 3 in 3
sfruttando il fatto che il suo partner non aveva ricordato il sistema.
Questo può farlo?
E poi il direttore non si è nemmeno preoccupato di verificare la convention card della coppia avversaria.
E’ corretta la decisione assunta dall’arbitro?
Grazie, Angelo Gerardi (GRL165, Bridge Institute 2000)
Caro Angelo,
da quello che leggo, e dunque lasciando, come sempre, la parola ai terzi interessati per eventuali commenti e/o precisazioni, debbo dichiararmi in disaccordo con la decisione arbitrale.
Senza la spiegazione sbagliata, infatti, il contratto sarebbe quasi certamente caduto di tre prese, ed è questo l’unico elemento che conta.
Una valutazione sul comportamento del partito innocente, infatti, non può mai portare ad un vantaggio per la linea colpevole, ma solo, ed in casi molto rari, ad una diminuzione del risarcimento dovuto agli innocenti (quindi: i colpevoli pagano per intero, ma gli innocenti incassano solo una parte; un esempio della fattispecie nota come “conseguente-susseguente”).
Perché questo accada, tuttavia, bisogna che gli innocenti si siano prodotti in un errore disastroso, del tipo della renoce, e qui io di errori non ne vedo, men che mai di quel tipo.
Non ha invece ragione a reclamare per il mancato “passo” su 3: la sequenza di Ovest, per quanto dovesse essere interpretata come naturale da Est (in questo Lei dice il vero, ex Articolo 75 del Codice di Gara paragrafo A, e quindi Articolo 16 del Codice di Gara paragrafo A e B), era però indubbiamente forzante, per cui Est non poteva passare, e 3
costituiva, con quelle carte, l’unica possibile alternativa.