Caro Maurizio,
vorrei sottoporti il seguente problema arbitrale occorso ieri 6 Aprile durante un torneo a squadre al ***:
al board 1 seduto in Est avevo le seguenti carte:
KJ
Axx
Axxx
AQ10x
Nord apre 2Picche (sottoapertura ) e io dichiaro 2SA allertato da Ovest e su richiesta avversaria spiegato come “un contro senza le Cuori”; Sud dichiara 3Picche, Ovest dice Passo senza alcuna esitazione, Nord pure e chiede di nuovo delucidazioni sul 2SA ricevendo di nuovo la stessa spiegazione ed io, interpretando il 3Picche di Sud come sbarrante e sperando di chiudere uno dei due colori minori ho dichiarato 3SA che è rimasto il contratto finale.
L’attacco è stato Picche ed è sceso il seguente morto:
x
J10xx
Kxxxx
xxx
Essendo le Quadri divise e il K sotto impasse ho realizzato le prime 9 prese.
Finito l’incontro gli avversari di entrambe le sale, hanno fatto ricorso all’arbitro sostenendo che Ovest avesse detto che Est aveva 14 punti e quindi Est non avrebbe dovuto riparlare.
Io e Ovest abbiamo categoricamente smentito quanto riportato.
l’incontro era finito 16 a 14 per noi e dopo circa 15 minuti, l’arbitro ci ha comunicato che la sua decisione era 16 a 15 per i nostri avversari.
Da notare che l’arbitro (***) dopo aver ricevuto il reclamo dei miei avversari ha telefonato al *** senza interpellarci minimamente per verificare le asserzioni circa l’accaduto.
Noi ne siamo venuti a conoscenza perché siamo entrati casualmente nella stanza della direzione. Al di là del fatto che ho chiamato e fatto una manche a meno del 20% di probabilità di riuscita, la decisione arbitrale mi sembra discutibile e su essa vorrei il tuo parere.
Non ti chiedo il parere sulla procedura seguita dall’arbitro perché la ritengo palesemente errata.
Infine non ci è stata data nessuna spiegazione circa il razionale della decisione arbitrale.
Ti sarei grato se potessi darmi un tuo parere su quanto sopra sperando di essere stato esaustivo circa la descrizione dei fatti.
Cordiali saluti
Marco Tarantino (TRC026, ASD CRAL INPS DG)
Ciao Marco,
scusa il ritardo, ma già che c’ero ho provveduto ad assumere qualche informazione, così da essere sicuro che i fatti quali riportati dai protagonisti diversi da voi, collimassero con i tuoi.
Ebbene, l’ho fatto per evitare inutili recriminazioni, ma, in realtà, una versione come l’altra non avrebbero modificato la sostanza delle cose.
Sostanza che, lo premetto, mi porta a dire che l’arbitro avesse tutte le ragioni per modificare il risultato e, anzi, che ha certamente sbagliato nei termini dello stesso, ma a tuo favore (a quanto leggo: quel 16-15 dimostra una qualche indulgenza nei vostri confronti che non è supportata da alcun Articolo del Codice, ed è quindi da stigmatizzare).
Il punto risiede nella spiegazione fornita da Ovest, per definizione un’INA (ex Articolo 16 del Codice di Gara A e B), e, in particolare, dal sospetto che ci fosse una diversa identità di vedute tra Est ed Ovest in merito al significato di 2SA.
Se, infatti, è vero che non avevi le Cuori, è però possibile che questo fosse accidentale, dato che la tua mano corrispondeva perfettamente ad un intervento di 2SA classico, nella sua accezione di bilanciata forte.
In assenza di documentazione – l’unico punto che non è stato possibile appurare è proprio in merito alla presenza o meno della medesima, o meglio mi si dice che non c’era, per cui mi baserò su questo dato che ti lascio libertà di contestare – l’arbitro, come ben sai, è tenuto ad assumere che la spiegazione fosse sbagliata, ovvero non collimante con le tue carte, ovvero fonte di INA ex Articolo 75 del Codice di Gara paragrafo A (con immediato rimando a 16 A e B).
Il resto è banale: bisognava chiedersi se ci fosse un’azione alternativa a 3SA che avesse valore di “logica alternativa”.
In questo caso, di alternative ce ne sono due: “Passo” (nettamente da preferirsi, ma non è rilevante), e “Contro”, e l’arbitro ha l’obbligo di emanare la sua decisione sulla base della scelta peggiore per il partito colpevole (in conseguenza del dettato di 16B).
Vale poi la pena di rimarcare come è irrilevante l’annotazione in merito alla qualità del contratto raggiunto: ciò che conta è solo che da un’azione potenzialmente illecita – e “potenzialmente”, come ben sai, è tutto ciò che il Codice richiede in questi casi per modificare un risultato, senza sindacare la buona fede dei colpevoli – è derivato un guadagno, e questo guadagno va cancellato.
Per quanto attiene poi alla procedura, come ho detto i fatti non erano infine rilevanti, ma certo che avreste dovuto essere avvertiti della modifica intervenuta.