Riapre la Sala Culturale del Comune di Medolla

L’Area Ragazzi riallestita grazie alle donazioni dei bridgisti italiani
26 Gennaio 2013. Che fanno a Medolla, piccolo comune in provincia di Modena, il sindaco e un bridgista muniti di chiodi e martello?
20 Maggio 2012. E’ piena notte quando dalle viscere della terra proviene un rombo spaventoso. Gli abitanti dell’Emilia Romagna si svegliano in un incubo: scosse fortissime, con epicentro a Finale Emilia, si propagano per tutta la regione e la feriscono in modo atroce.
Alcuni giorni dopo, quando il peggio sembra passato e cresce la voglia di ricominciare, la terra rivela di non essere guarita: il 29 Maggio, con epicentro in prossimità del comune di Medolla, tre nuove scosse distruggono altre strade, altre speranze, altre case.
Andrea Dalpozzo, ingegnere bridgista impegnato professionalmente nelle attività di verifica e ricostruzione, e Silvia Valentini, Consigliere della Federazione Italiana Gioco Bridge, danno impulso a una raccolta fondi.
Anche le belle iniziative sono dotate di potente energia, e su una richiesta di solidarietà i bridgisti non ‘passano’. Federazione, Associazioni e singoli tesserati danno subito il loro contributo; in poco tempo si raggiunge la somma prefissata, 6000 Euro.
Nel frattempo, Andrea e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Medolla pensano a come destinare i fondi. Sono molte le cicatrici, ma le più dolorose sono le disillusioni dei bambini. La mente di un adulto riesce a proiettarsi a lungo termine, e anzi, spesso non sa fare altrimenti; fa molta più fatica a immaginare la ricostruzione quella di un bambino. Per questo si opta per un progetto a portata di mano. Gli orribili eventi hanno reso inagibile la Sala Culturale di Medolla: le donazioni dei bridgisti permetteranno il riallestimento e la riapertura dell’Area Ragazzi.
Si scelgono mobili sicuri, scaffalature controventate antisismiche, si aprono altre due uscite di sicurezza, si mettono nuovi libri sugli scaffali.
26 Gennaio 2013, la biblioteca è pronta. Il sindaco, Filippo Molinari, e gli Assessori alla Cultura del Comune di Medolla Rachele Paltrinieri e della Regione Massimo Mezzetti, all’aperto, in piedi, raccontano di come è nato il progetto e di come un paese che si è svegliato senza più nemmeno il Municipio ha deciso che avrebbe cominciato da capo e colto l’opportunità di rinnovarsi. Ricordano con commozione i terribili giorni del terremoto, finché, dalla vicina scuola, in ritardo come se non avessero voluto ascoltare, arrivano i bambini. Voci e risate coprono le memorie di sindaco e assessori, costretti ora a concludere, a ritrovare il sorriso e a tagliare il nastro.
Si aprono le porte, uno stuolo di bambini è ora il vero patrimonio della sala. Con occhi spalancati si guardano intorno: la ricordavano diversa. La vostra biblioteca, fonoteca e videoteca è un piccolo centro culturale, si è fatta più moderna e preziosa; ha sfruttato la tragedia per crescere, questa è la prima lezione che ha voluto insegnarvi.
Che fanno ora il sindaco e Andrea muniti di chiodi e martello? Appendono una targa: Medolla ci dice grazie.
Il sindaco consegna una targa ad Andrea Dalpozzo:
se non fosse per lui oggi non saremmo qui